Il risultato del referendum di domenica scorsa ha confermato che in
tutto il mondo occidentale, i cittadini stanno perdendo fiducia nelle
democrazie liberali. Ovunque soffia un vento di protesta che vorrebbe
fare piazza pulita non di un singolo problema (i problemi e le colpe
dei nostri politici sono numerosi) ma della democrazia
rappresentativa nel suo insieme. Dopo 70 anni in cui in tutta Europa
la democrazia si è progressivamente radicata, alcuni segnali
dimostrano che essa è minacciata non più tanto e non solo da nemici
esterni, ma, come dice Tzvetan Todorov1
da nemici che vengono dal suo interno, primi fa i quali i partiti
populisti.
In Italia, il principale di questi partiti è il Movimento 5 Stelle.
Da anni, credo che la pericolosità di questo partito sia
sottovalutata dai media e, in generale, dall’opinione pubblica, che
anzi sembra apprezzare il suo ruolo di “moralizzatore” della
politica tradizionale. In realtà, il M5S, come gli altri partiti
populisti, porta al suo interno delle ambiguità che sono in
contrasto con quella democrazia liberale che ci permette oggi, grazie
prima di tutto al sacrificio dei partigiani che si sono opposti alla
dittatura nazifascista, di vivere in libertà.
Ecco i principali motivi per cui i 5 stelle sono un pericolo per la
democrazia :
1. Il diritto alla dissidenza.
Il M5S dice di opporsi
alle “élites”, di rappresentare
“il popolo” e si auto-proclama suo unico reale rappresentante2,
al punto di rifiutare
ogni alleanza con gli altri partiti e
di mirare
a raggiungere il 100% dei seggi in Parlamento. Questa pretesa è in
conflitto con la natura stessa
della democrazia, che si basa invece sul pluralismo delle idee e dei
partiti. La democrazia cessa di esistere quando resta solo un partito
legittimato a rappresentare la volontà popolare. Non ho mai sentito
alcun giornalista chiedere ai 5 Stelle : se prendeste il potere, che
cosa ne sarebbe di chi non la pensa come voi ? Potremmo ancora
criticarvi, come oggi voi fate
con tutti gli altri partiti
?
2. L’attacco alla
stampa e la manipolazione della realtà. I
membri del
M5S mettono
alla gogna tutti i giornalisti che osano criticarli
e rifiutano
tutti i contraddittori nei programmi televisivi che non vanno loro a
genio. Promettono,
una volta al potere, di sopprimere i finanziamenti pubblici alla
stampa, che sono, da sempre,
la principale garanzia del pluralismo dell’informazione.
Al suo posto, vorrebbero dare il monopolio dell’informazione al
blog di Grillo, che diffonde quotidianamente calunnie, manipolazioni
della realtà e teorie complottiste, per
manipolare a suo
piacimento l’opinione pubblica.
3. La violenza verbale.
Gli esponenti del M5S ricorrono
sistematicamente all’attacco della dignità dei loro avversari
politici, utilizzando un
metodo tipico
dei movimenti autoritari.
Nessun giornalista, ormai, sembra scandalizzarsi quando essi
insultano pesantemente una
carica istituzionale come il Presidente della Repubblica o la
Presidente del Senato. Un
altro segnale che la nostra democrazia è pesantemente minacciata.
4. La volontà di distruggere “il sistema”. I 5 stelle,
promettono di fare tabula rasa del sistema in cui viviamo. Nel
Parlamento Europeo, si sono alleati con la destra nazionalista e
xenofoba di Nigel Farage. Promettono un referendum sull’uscita
dall’Euro, senza spiegare ai cittadini che, senza l’Euro,
l’Italia sprofonderebbe in una crisi pesantissima, non potrebbe più
rifinanziare il suo debito pubblico e pagare gli stipendi pubblici.
Bisognerebbe ricordare loro che il processo di integrazione europea
non è iniziato da un voto popolare. È stato imposto da illuminati
capi di Governo che, dopo la devastazione e l’orrore di due guerre
mondiali, hanno deciso di darsi un governo comune in grado di
prendere decisioni condivise e di evitare nuove guerre. Io sono fiero
di essere europeo. I miei nonni hanno conosciuto e sofferto le
tremende conseguenze della guerra. Mio nonno Arnaldo ha rischiato più
volte la vita unendosi al gruppo partigiano di Giustizia e Libertà
per permettermi di vivere in un’Italia libera dalle follie del
nazionalismo guerrafondaio. Io, come tanti miei coetanei, mi opporro’
sempre con tutte le mie forze a chiunque metta in discussione
l’esistenza dell’Unione Europea. I 5 Stelle tifano per il
fallimento di ogni iniziativa presa dal Governo, sperando di poter
brindare sulle macerie fumanti del mio paese. Quando si chiede loro
che cosa vogliano fare, dimostrano di avere idee reazionarie, che non
fanno altro che aggravare i problemi dell’Italia. Di Battista, in
un’intervista a Die Welt, ha detto di voler respingere tutti
gli immigrati che non sono rifugiati politici, senza precisare bene
come raggiungerebbe quest’obiettivo. Interrogato sulle tasse, ha
detto che lotterebbe soltanto contro i grandi evasori, trascurando i
piccoli. Gravemente contraddittorie e ambigue sono inoltre le prese
di posizione del M5S su temi cruciali come la lotta alla Mafia, il
modo per finanziare le loro proposte o i diritti civili.
Conclusione. Il M5S è
pericoloso per la democrazia. Non è necessario, come qualcuno
sostiene, vederlo all’opera,
per capire che la sua azione
sarebbe nefasta
per l’Italia. È sufficiente vedere quello che ha fatto Victor
Orban, leader del movimento populista Fidesz,
dopo aver preso il potere in Ungheria. Da qualche anno, il
governo di questo
paese, che si trova nel cuore dell’Unione Europea, ha fatto
chiudere i principali giornali dell’opposizione e ha adottato una
politica nazionalista e
discriminatoria verso
tutte le
minoranze.
Per questo, è fondamentale che la
stampa e
i media interroghino con
insistenza il
M5S su questi temi, per
mettere in luce
i pericoli che questo movimento porta per la democrazia. È giusto
continuare a tollerare
che un movimento anti-democratico smantelli
uno dopo l’altro i pilastri su cui si fonda la nostra democrazia e
il nostro vivere in pace?
Io credo di no, e mi
piacerebbe che tutti prendessero atto del pericolo che stiamo
correndo.
Marco Genre
1Tzvetan
Todorov, I nemici intimi della democrazia, Garzanti, 2012.