Sono sempre più sbigottito dalla spudoratezza di CL. Sapevo che fossero ipocriti. Sapevo che fossero abili a camuffarsi. Ma la messa in scena che stanno inscenando contro la Gelmini è davvero pietosa. Quest'estate Comunione e Liberazione, attraverso il suo braccio universitario di Obiettivo Studenti -ragazzi dell'help point-scuola matricole etc.- ha tappezzato i muri delle Università italiane criticando la Gelmini per la sua decisione di chiudere l'accesso all'insegnamento ai nuovi laureati, in attesa di smaltie le graduatorie di abilitati.
La causa sarebbe sacrosanta, perché questo governo ha deciso di infliggere un colpo mortale alla scuola pubblica, lasciando fuori forze fresche che gli diano linfa e abbandonando al proprio destino le nuove generazioni che aspirano ad insegnare.
Il problema pero' è il seguente: CL è credibile nel condurre questa campagna?
è chiaro che cosi' non è. Anzi, CL non puo' che trarre dei vantaggi dalla chiusura delle scuole di abilitazione all'insegnamento.
Ricordo che Formigoni ha aumentato dal 2008 ad oggi a dismisura i finanziamenti alle scuole private lombarde, di cui la maggior parte sono gestite da CL. http://www.lucianomuhlbauer.it/blog/articolo.asp?articolo=639
E oggi con che faccia i ciellini vengono a dirci che hanno a cuore le assunzioni nella scuola pubblica? è fin troppo palese che a CL conviene avere schiere di giovani laureati a cui promettere un posto nelle scuole private in cambio dell'adesione a CL.
Inoltre, CL governa da sempre con Berlusconi ed ha sempre avuto buoni rapporti con la Gelmini. Poi di colpo, la rottura. Non sarà che queste proteste siano state inscenate ad arte per smarcarsi dalla Gelmini proprio mentre le nuove matricole affluiscono nelle Università pubbliche dove CL si sente ormai a disagio?
A me tutto questo sembra doppiamente grave. CL non solo è il principale baluardo di un regime che sta svendendo la scuola pubblica, come ha recentemente detto don Gallo, ma per di più irride gli studenti cercando di ingannarli con prese di posizione artefatte e montate a tavolino.
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