domenica 11 dicembre 2016

Salviamo l'Italia e l'Europa dal populismo !

Salviamo l’Italia e l’Europa dal populismo !





Il risultato del referendum di domenica scorsa ha confermato che in tutto il mondo occidentale, i cittadini stanno perdendo fiducia nelle democrazie liberali. Ovunque soffia un vento di protesta che vorrebbe fare piazza pulita non di un singolo problema (i problemi e le colpe dei nostri politici sono numerosi) ma della democrazia rappresentativa nel suo insieme. Dopo 70 anni in cui in tutta Europa la democrazia si è progressivamente radicata, alcuni segnali dimostrano che essa è minacciata non più tanto e non solo da nemici esterni, ma, come dice Tzvetan Todorov1 da nemici che vengono dal suo interno, primi fa i quali i partiti populisti.

In Italia, il principale di questi partiti è il Movimento 5 Stelle. Da anni, credo che la pericolosità di questo partito sia sottovalutata dai media e, in generale, dall’opinione pubblica, che anzi sembra apprezzare il suo ruolo di “moralizzatore” della politica tradizionale. In realtà, il M5S, come gli altri partiti populisti, porta al suo interno delle ambiguità che sono in contrasto con quella democrazia liberale che ci permette oggi, grazie prima di tutto al sacrificio dei partigiani che si sono opposti alla dittatura nazifascista, di vivere in libertà.

Ecco i principali motivi per cui i 5 stelle sono un pericolo per la democrazia :

1. Il diritto alla dissidenza. Il M5S dice di opporsi alle “élites”, di rappresentare “il popolo” e si auto-proclama suo unico reale rappresentante2, al punto di rifiutare ogni alleanza con gli altri partiti e di mirare a raggiungere il 100% dei seggi in Parlamento. Questa pretesa è in conflitto con la natura stessa della democrazia, che si basa invece sul pluralismo delle idee e dei partiti. La democrazia cessa di esistere quando resta solo un partito legittimato a rappresentare la volontà popolare. Non ho mai sentito alcun giornalista chiedere ai 5 Stelle : se prendeste il potere, che cosa ne sarebbe di chi non la pensa come voi ? Potremmo ancora criticarvi, come oggi voi fate con tutti gli altri partiti ?

2. L’attacco alla stampa e la manipolazione della realtà. I membri del M5S mettono alla gogna tutti i giornalisti che osano criticarli e rifiutano tutti i contraddittori nei programmi televisivi che non vanno loro a genio. Promettono, una volta al potere, di sopprimere i finanziamenti pubblici alla stampa, che sono, da sempre, la principale garanzia del pluralismo dell’informazione. Al suo posto, vorrebbero dare il monopolio dell’informazione al blog di Grillo, che diffonde quotidianamente calunnie, manipolazioni della realtà e teorie complottiste, per manipolare a suo piacimento l’opinione pubblica.
3. La violenza verbale. Gli esponenti del M5S ricorrono sistematicamente all’attacco della dignità dei loro avversari politici, utilizzando un metodo tipico dei movimenti autoritari. Nessun giornalista, ormai, sembra scandalizzarsi quando essi insultano pesantemente una carica istituzionale come il Presidente della Repubblica o la Presidente del Senato. Un altro segnale che la nostra democrazia è pesantemente minacciata.

4. La volontà di distruggere “il sistema”. I 5 stelle, promettono di fare tabula rasa del sistema in cui viviamo. Nel Parlamento Europeo, si sono alleati con la destra nazionalista e xenofoba di Nigel Farage. Promettono un referendum sull’uscita dall’Euro, senza spiegare ai cittadini che, senza l’Euro, l’Italia sprofonderebbe in una crisi pesantissima, non potrebbe più rifinanziare il suo debito pubblico e pagare gli stipendi pubblici. Bisognerebbe ricordare loro che il processo di integrazione europea non è iniziato da un voto popolare. È stato imposto da illuminati capi di Governo che, dopo la devastazione e l’orrore di due guerre mondiali, hanno deciso di darsi un governo comune in grado di prendere decisioni condivise e di evitare nuove guerre. Io sono fiero di essere europeo. I miei nonni hanno conosciuto e sofferto le tremende conseguenze della guerra. Mio nonno Arnaldo ha rischiato più volte la vita unendosi al gruppo partigiano di Giustizia e Libertà per permettermi di vivere in un’Italia libera dalle follie del nazionalismo guerrafondaio. Io, come tanti miei coetanei, mi opporro’ sempre con tutte le mie forze a chiunque metta in discussione l’esistenza dell’Unione Europea. I 5 Stelle tifano per il fallimento di ogni iniziativa presa dal Governo, sperando di poter brindare sulle macerie fumanti del mio paese. Quando si chiede loro che cosa vogliano fare, dimostrano di avere idee reazionarie, che non fanno altro che aggravare i problemi dell’Italia. Di Battista, in un’intervista a Die Welt, ha detto di voler respingere tutti gli immigrati che non sono rifugiati politici, senza precisare bene come raggiungerebbe quest’obiettivo. Interrogato sulle tasse, ha detto che lotterebbe soltanto contro i grandi evasori, trascurando i piccoli. Gravemente contraddittorie e ambigue sono inoltre le prese di posizione del M5S su temi cruciali come la lotta alla Mafia, il modo per finanziare le loro proposte o i diritti civili.

Conclusione. Il M5S è pericoloso per la democrazia. Non è necessario, come qualcuno sostiene, vederlo all’opera, per capire che la sua azione sarebbe nefasta per l’Italia. È sufficiente vedere quello che ha fatto Victor Orban, leader del movimento populista Fidesz, dopo aver preso il potere in Ungheria. Da qualche anno, il governo di questo paese, che si trova nel cuore dell’Unione Europea, ha fatto chiudere i principali giornali dell’opposizione e ha adottato una politica nazionalista e discriminatoria verso tutte le minoranze.

Per questo, è fondamentale che la stampa e i media interroghino con insistenza il M5S su questi temi, per mettere in luce i pericoli che questo movimento porta per la democrazia. È giusto continuare a tollerare che un movimento anti-democratico smantelli uno dopo l’altro i pilastri su cui si fonda la nostra democrazia e il nostro vivere in pace? Io credo di no, e mi piacerebbe che tutti prendessero atto del pericolo che stiamo correndo.

Marco Genre
1Tzvetan Todorov, I nemici intimi della democrazia, Garzanti, 2012.

2 Qu'est-ce que le populisme ? Définir enfin la menace, Jan-Werner Müller, 2016.

domenica 3 novembre 2013

Fitto e la Nuova Lingua orwelliana : "L'aggressione" secondo il PDL

Oggi a mezz'ora Raffaele Fitto ha ripetuto più volte che il PD sta compiendo "un'aggressione" verso Berlusconi.

Nell'Italia devastata da 20 anni di propaganda berlusconiana, l'applicazione della Legge (Severino in questo caso) diventa un'aggressione.

Un altro esempio di quanto siano profondi i danni che Berlusconi e i suoi hanno provocato alla nostra società, alla nostra cultura e all'uso della nostra lingua.

venerdì 4 ottobre 2013

Ridere Ridere Ridere ancora...mentre l'Italia affonda.


L'Italia è un paese di comici. Abbiamo inventato la Commedia dell'Arte, il Carnevale, i buffoni, i giullari....

Il riso ha avuto in passato una funzione catartica e di denuncia del potere da parte del popolo. Ma siamo sicuri che sia ancora cosi' ? Guardando la TV italiana dall'estero, si ha l'impressione che gli unici ad avere il coraggio di dire le cose siano, appunto, alcuni comici, come Crozza, che ogni martedi' esprime sarcasticamente il suo sbigottimento per la situazione rocambolesca della politica italiana. 

Se Crozza come comico e imitatore è bravissimo, dubito che possa avere qualche influenza sulla coscienza intorpidita degli italiani. Ora mi obietterete che la funzione del comico non è questa, che lui deve far ridere e basta. Io pero' inizio a pensare che non solo questo dilagare di risate sia inutile, ma che possa diventare dannoso.

La risata, in Italia, non è più quella reazione liberatrice e eversiva tanto temuta negli ambienti totalitari o dei monasteri del Nome della Rosa. è ormai diventato un fatto banale e inflazionato, usato spesso per coprire o far passare inosservati i comportamenti e le dichiarazioni più gravi e pericolose. Lynda De Matteo ha spiegato bene, nel suo libro "l'idiota in politica", come la Lega Nord si sia permessa di sdoganare il razzismo più bieco a colpi di mascherate e messe in scena. Berlusconi accusa chi non rida dei gay, dei neri o delle donne vilipese di "non avere senso dell'umorismo". Ferrara disse che chi aveva qualcosa da ridire sulle prostitute minorenni era un "protestante bacchettone".


sabato 30 marzo 2013

Le impressionanti similitudini tra Hitler e Grillo

"Chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati... sono loro i responsabili! Io vengo confuso... oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento... mi hanno proposto un'alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico... noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. È un movimento che non può essere fermato... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta... noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo..."

(Adolf Hitler, Discorso pubblico alla nazione. Registrato nel 1932).

Qui il video (da cui sono tratti alcuni brani) :

http://www.youtube.com/watch?v=KqBEJweLV5s

Il patto Grillo Berlusconi : i populismi si uniscono contro la democrazia italiana.

Ora viene fuori che Casaleggio si presento' con Forza Italia nel 2004, meno di 10 anni fa. Ecco che la verità comincia a venire a galla.

I populismi possono sembrare opposti ma in realtà si alleano in virtù della loro comune avversione verso la democrazia.

In parlamento sarebbe possibile votare il conflitto d'interessi e l'ineleggibilità di Berlusconi, personaggio che ha alterato per 20 anni la normalità della nostra democrazia.

Perché Grillo si ritira ? Perché gli conviene. Berlusconi probabilmente gli avrà promesso soldi. Grillo potrà conservare i suoi voti in fuga da PDL e Lega.

Insomma, un  nuovo patto Molotov-Von Ribbentrop tra opposte dittature. A spese i quell'Italia che vorrebbe risollevarsi.

Grillo, i malati di mente, e il pericolo democratico

Ecco che oggi Grillo ha per l'ennesima volta insultato i suoi avversari politici dando loro dei "malati di mente". In spregio ad ogni rispetto per chi soffre di malattie psichiche e ad ogni buon senso. Prosegue cosi' lo stillicidio di insulti che mirano a colpire la dignità umana dei suoi avversari, mezzo, come già detto tante volte, utilizzato dai movimenti fascisti o autoritari.

Sono molto preoccupato per l'Italia perché se le cose vanno avanti cosi' si arriverà presto ad un rischio diretto per la tenuta delle nostre istituzioni. Se oggi il 60% degli italia è pronto a dare il suo voto a Berlusconi e Grillo, cioè due populisti che si comportano da dittatori, cio' significa che se le istituzioni repubblican venissero sospese, la maggioranza degli italiani non avrebbe nulla da ridire e non si sentirebbe in pericolo.

A difendere le istituzioni rimarrebbero forse alcuni militanti di SEL e PD, ma poco altro. Io spero nell'Europa, nel Capo dello Stato e nel buonsenso degli italiani. Liberiamoci dal populismo !

mercoledì 27 marzo 2013

I grillini, l'aggressività verbale, i capri espiatori e il fascismo

I paralleli esagerati sono sempre da evitare, soprattutto quando chiamano in causa periodi cosi' funesti come quello del fascismo.

Secondo me è pero' doveroso far notare che il linguaggio dei grillini ricalca molto da vicino quello fascista. Come i fascisti, i grillini non si fermano alla critica delle idee e dei programmi, ma perseguono sempre di più la via dell'attacco personale, mirato a ledere la dignità delle persone. Il fatto che gli insulti in Parlamento siano ormai stati sdoganati non è una giustificazione al pesante uso di ingiurie e paragoni infamanti che i grillini indirizzano alla classe politica.

Ci sono almeno due aspetti su cui riflettere :

1- In Italia l"insofferenza e la frustrazione della popolazione verso il ceto politico  sono arrivate a livelli da record. Ogni forza politica responsabile dovrebbe pero' adoperarsi per smentire con i fatti questa mancanza di fiducia, non gettare benzina sul fuoco alimentando costantemente la spirale dell'insulto e dell'attacco alla dignità delle persone.

2- Bisogna diffidare dei movimenti che indicano in una categoria di persone, fosse anche quella dei ricchi e corrotti politici, il capro espiatorio da annientare in quanto colpevole di tutti i mali del paese. Oggi sembra che la parola "politico" sia una parolaccia e che tutti i cittadini siano per converso buoni e onesti. In realtà in questo bisogno ci sarebbe disperatamente bisogno di politici capaci, e, anche in Italia, ce ne sono molti che potrebbero dare il loro contributo al risollevamento del paese. Attenzione perché discorsi simili a questi hanno servito da fondamento per lo sterminio dei Kulaki in Russia e degli ebrei in Germania, per fare due esempi.