domenica 3 novembre 2013

Fitto e la Nuova Lingua orwelliana : "L'aggressione" secondo il PDL

Oggi a mezz'ora Raffaele Fitto ha ripetuto più volte che il PD sta compiendo "un'aggressione" verso Berlusconi.

Nell'Italia devastata da 20 anni di propaganda berlusconiana, l'applicazione della Legge (Severino in questo caso) diventa un'aggressione.

Un altro esempio di quanto siano profondi i danni che Berlusconi e i suoi hanno provocato alla nostra società, alla nostra cultura e all'uso della nostra lingua.

venerdì 4 ottobre 2013

Ridere Ridere Ridere ancora...mentre l'Italia affonda.


L'Italia è un paese di comici. Abbiamo inventato la Commedia dell'Arte, il Carnevale, i buffoni, i giullari....

Il riso ha avuto in passato una funzione catartica e di denuncia del potere da parte del popolo. Ma siamo sicuri che sia ancora cosi' ? Guardando la TV italiana dall'estero, si ha l'impressione che gli unici ad avere il coraggio di dire le cose siano, appunto, alcuni comici, come Crozza, che ogni martedi' esprime sarcasticamente il suo sbigottimento per la situazione rocambolesca della politica italiana. 

Se Crozza come comico e imitatore è bravissimo, dubito che possa avere qualche influenza sulla coscienza intorpidita degli italiani. Ora mi obietterete che la funzione del comico non è questa, che lui deve far ridere e basta. Io pero' inizio a pensare che non solo questo dilagare di risate sia inutile, ma che possa diventare dannoso.

La risata, in Italia, non è più quella reazione liberatrice e eversiva tanto temuta negli ambienti totalitari o dei monasteri del Nome della Rosa. è ormai diventato un fatto banale e inflazionato, usato spesso per coprire o far passare inosservati i comportamenti e le dichiarazioni più gravi e pericolose. Lynda De Matteo ha spiegato bene, nel suo libro "l'idiota in politica", come la Lega Nord si sia permessa di sdoganare il razzismo più bieco a colpi di mascherate e messe in scena. Berlusconi accusa chi non rida dei gay, dei neri o delle donne vilipese di "non avere senso dell'umorismo". Ferrara disse che chi aveva qualcosa da ridire sulle prostitute minorenni era un "protestante bacchettone".


sabato 30 marzo 2013

Le impressionanti similitudini tra Hitler e Grillo

"Chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati... sono loro i responsabili! Io vengo confuso... oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento... mi hanno proposto un'alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico... noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. È un movimento che non può essere fermato... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta... noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo..."

(Adolf Hitler, Discorso pubblico alla nazione. Registrato nel 1932).

Qui il video (da cui sono tratti alcuni brani) :

http://www.youtube.com/watch?v=KqBEJweLV5s

Il patto Grillo Berlusconi : i populismi si uniscono contro la democrazia italiana.

Ora viene fuori che Casaleggio si presento' con Forza Italia nel 2004, meno di 10 anni fa. Ecco che la verità comincia a venire a galla.

I populismi possono sembrare opposti ma in realtà si alleano in virtù della loro comune avversione verso la democrazia.

In parlamento sarebbe possibile votare il conflitto d'interessi e l'ineleggibilità di Berlusconi, personaggio che ha alterato per 20 anni la normalità della nostra democrazia.

Perché Grillo si ritira ? Perché gli conviene. Berlusconi probabilmente gli avrà promesso soldi. Grillo potrà conservare i suoi voti in fuga da PDL e Lega.

Insomma, un  nuovo patto Molotov-Von Ribbentrop tra opposte dittature. A spese i quell'Italia che vorrebbe risollevarsi.

Grillo, i malati di mente, e il pericolo democratico

Ecco che oggi Grillo ha per l'ennesima volta insultato i suoi avversari politici dando loro dei "malati di mente". In spregio ad ogni rispetto per chi soffre di malattie psichiche e ad ogni buon senso. Prosegue cosi' lo stillicidio di insulti che mirano a colpire la dignità umana dei suoi avversari, mezzo, come già detto tante volte, utilizzato dai movimenti fascisti o autoritari.

Sono molto preoccupato per l'Italia perché se le cose vanno avanti cosi' si arriverà presto ad un rischio diretto per la tenuta delle nostre istituzioni. Se oggi il 60% degli italia è pronto a dare il suo voto a Berlusconi e Grillo, cioè due populisti che si comportano da dittatori, cio' significa che se le istituzioni repubblican venissero sospese, la maggioranza degli italiani non avrebbe nulla da ridire e non si sentirebbe in pericolo.

A difendere le istituzioni rimarrebbero forse alcuni militanti di SEL e PD, ma poco altro. Io spero nell'Europa, nel Capo dello Stato e nel buonsenso degli italiani. Liberiamoci dal populismo !

mercoledì 27 marzo 2013

I grillini, l'aggressività verbale, i capri espiatori e il fascismo

I paralleli esagerati sono sempre da evitare, soprattutto quando chiamano in causa periodi cosi' funesti come quello del fascismo.

Secondo me è pero' doveroso far notare che il linguaggio dei grillini ricalca molto da vicino quello fascista. Come i fascisti, i grillini non si fermano alla critica delle idee e dei programmi, ma perseguono sempre di più la via dell'attacco personale, mirato a ledere la dignità delle persone. Il fatto che gli insulti in Parlamento siano ormai stati sdoganati non è una giustificazione al pesante uso di ingiurie e paragoni infamanti che i grillini indirizzano alla classe politica.

Ci sono almeno due aspetti su cui riflettere :

1- In Italia l"insofferenza e la frustrazione della popolazione verso il ceto politico  sono arrivate a livelli da record. Ogni forza politica responsabile dovrebbe pero' adoperarsi per smentire con i fatti questa mancanza di fiducia, non gettare benzina sul fuoco alimentando costantemente la spirale dell'insulto e dell'attacco alla dignità delle persone.

2- Bisogna diffidare dei movimenti che indicano in una categoria di persone, fosse anche quella dei ricchi e corrotti politici, il capro espiatorio da annientare in quanto colpevole di tutti i mali del paese. Oggi sembra che la parola "politico" sia una parolaccia e che tutti i cittadini siano per converso buoni e onesti. In realtà in questo bisogno ci sarebbe disperatamente bisogno di politici capaci, e, anche in Italia, ce ne sono molti che potrebbero dare il loro contributo al risollevamento del paese. Attenzione perché discorsi simili a questi hanno servito da fondamento per lo sterminio dei Kulaki in Russia e degli ebrei in Germania, per fare due esempi.


Grillo e Grillini, rispondete alle domande !

L'irruzione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo nel panorama politico italiano obbliga questi parlamentari a confrontarsi con i giornalisti e le domande, che per ora i "grillini" stanno evitando.

Io, da semplice cittadino, avrei molte domande da porre a questo movimento.

Qui ne espongo una che mi sembra piuttosto importante :

"Perché nel vostro programma non si parla né di corruzione, né di lotta alla mafia ? Non sarà che, per paura di scontentare i vostri elettori, vi siate limitati ad insistere sui temi dell'antipolitica, senza affrontare problemi gravissimi che interessano tutti i cittadini?" Grazie a chi potrà rispondermi.

domenica 24 marzo 2013

L'inganno democratico di Beppe Grillo e la crisi dell'Italia




Sono mesi che non aggiorno questo blog. Basta scorrere i miei post più vecchi per vedere come il populismo di Beppe Grillo sia stata una delle mie più grandi preoccupazioni per l'Italia fin dal 2009, e anche prima, fin dal 2007, quando scrivevo sul forum della mia Università.

Ebbene, quelle preoccupazioni erano fondate. Grillo ha saputo meglio di tutti intepretare l'umore della popolazione e cavalcare l'onda dello scontento e della frustrazione per la situazione in cui si trova l'Italia. Le mie inquietudini verso il fenomeno Grillo in questi anni sono aumentate e oggi temo che intorno alla minaccia di Grillo si giochi la sopravvivenza della democrazia italiana.

Il 24 febbraio è stato per me uno shock violentissimo. Quasi due terzi degli italiani hanno infatti deciso di dare il proprio voto a due figuri (Berlusconi e Grillo) che non si riconoscono nelle istituzioni repubblicane e nello spirito della Costituzione. Questo significa che oggi, se per qualche motivo la democrazia italiana venisse sospesa, più della metà degli italiani perlomeno non protesterebbe e non si sentirebbe in pericolo..

Se le tendenze eversive di Berlusconi sono ormai assodate, quelle di Grillo emergono sempre più chiaramente alla luce del sole. Il suo movimento è sorto intorno ad un insulto "vaffanculo" rivolto indistintamente a tutta la politica e al mondo delle istituzioni -basti pensare alle continue ingiurie al Capo dello Stato. Nei primi giorni della legislatura, Grillo ha espresso la sua insofferenza verso l'articolo della Costituzione che sancisce l'assenza di vincolo di mandato dei parlamentari, verso il voto segreto per i presidenti delle Camere e tutte le "inutili lungaggini" delle elezioni delle cariche delle Camere del Parlamento. Grillo non parla con la stampa italiana e nei suoi comizi attacca l'Europa, i francesi e i tedeschi, rispolverando un linguaggio nazionalista e xenofobo che speravamo confinato alla Lega.

Era insomma dai tempi di Mussolini che nessuno osava attaccare al contempo le istituzioni, la Comunità internazionale e la stampa libera.

 Ma il problema democratico più grave che il grillismo pone secondo me è il seguente : a chi rispondono i deputati grillini? Qual è la cinghia di trasmissione tra loro e i loro elettori ? La democrazia digitale è un'utopia, che nasconde in realtà l'intento di Grillo di fare quello che piace a lui. Dire "decidono tutti" è come dire "non decide nessuno, quindi alla fine decido io".

Il consenso Grillo non l'ha infatti trovato attorno ad un programma, ma attorno a dei NO (per altro alcuni anche giusti, come la riduzione dei costi della politica). Quando si tratta di costruire, bisogna fare delle scelte (come per esempio sostenere o meno un governo Bersani) ed è inevitabile che un partito abbia una pluralità di posizioni interne.

Grillo l'ha capito e infatti si sta comportando da leader-padrone, minacciando di espellere chiunque non faccia quello che dica lui. Non si parla né di confronto con la base, né di referendum on-line per vedere se gli italiani vogliano o meno un governo Bersani. Insomma, Grillo pensa a sé stesso e al suo portafoglio. Come tutti i migliori manipolatori, questa sua strategia di arricchimento personale è mascherata da una facciata di parole d'ordine demagogiche, come "uno vale uno", "il potere ai cittadini"..... Tutti slogan già visti e sentiti che hanno fatto da preludio alle peggiore avventure totalitarie della nostra storia.

L'unica speranza è che i grillini si ribellino a Grillo e che gli italiani capiscano la truffa e gli rivolgano quel corale "Vaffanculo" con cui lui stesso ha cominciato la sua nefasta carriera politica.